Rivista "LA SCUOLA DI ATENE" - Numero 1 ( Aprile 2014)

Rivista "LA SCUOLA DI ATENE" - Numero 1 ( Aprile 2014)

Associazione “la Scuola di Atene”
Presentazione del Presidente dell’Associazione alla Serata di
Premiazione della II Edizione del Premio alla tesi per Dottorati di ricerca

 
Carissimi soci ed amici, benvenuti.

Per la nostra Associazione questa è una serata particolare che conclude, dopo una perseverante azione, la seconda edizione del Premio La scuola di Atene. Premio destinato a premiare, secondo le indicazioni del nostro Comitato Direttivo, le tesi migliori di Dottorati di ricerca proposte dalle università che hanno partecipato alla selezione.
Nel corso della serata procederemo alla premiazione di quattro tesi presentate dalle Università Ca’ Foscari di Venezia e Roma 3. La presentazione dei giovani ricercatori ai quali è stato assegnato il premio nonché una breve illustrazione delle ricerche oggi premiate sarà curata -con la consueta incisività- dalla collega dott.sa Maria CARONE, componente del Direttivo dell’Associazione. Ci attende quindi una piacevole serata festeggiando i giovani ricercatori ai quali va l’augurio forte che la loro passione per la scienza sia premiata con giusti riconoscimenti.
Lasciando a Maria l’importante compito di condurre la parte essenziale della serata, permettetemi un breve cenno di saluto ai due vincitori di un premio in denaro:
- I° Premio alla dott.sa Elisabetta Aurino – Sono presenti i genitori della giovane ricercatrice
- II° Premio al dott. Matija Kovacic che è accompagnato dal direttore dell’Università ca’ Foscari di Venezia.

Colgo anche l’occasione per ringraziare i nostri sponsor che hanno consentito con la loro liberalità di dare espressione concreta a questa importante iniziativa di promozione della ricerca nel nostro paese, con un riconoscimento concreto ai giovani che si preparano a essere la prossima forte classe dirigente del Belpaese. In particolare mi piace ricordare la Banca di Credito Cooperativo di Roma che ci segue con attenzione da alcuni anni e consente, grazie al suo apporto, di dare concretezza e visibilità alle idee e ai programmi della nostra Associazione.

Come è prassi nella nostra Associazione, consentitemi all’apertura di questa serata di aprire uno spazio per illustrarvi in breve cosa abbiamo in mente per il prossimo futuro della nostra Associazione.
Il futuro è sempre figlio del passato, anche per la nostra Associazione che circa dieci anni fa “nasceva” per mano del notaio Trojani, anche lui componente del gruppo istitutivo. Un’associazione dunque giovane e vitale, che intende proseguire sulla strada tracciata dalla missione, definita all’atto della sua costituzione. In sostanza, il piedistallo di riflessione sul quale si è costituita l’Associazione è la ricerca di una risposta al difficile quesito che ancor oggi sta dinnanzi alla classe dirigente italiana: Da vent’anni il nostro paese è condannato ad una bassissima crescita, interrotta poi bruscamente da una doppia recessione durata cinque anni che ha stremato l’economia e la società.
Dopo vent’anni di crescita alla Giapponese nel dopoguerra, siamo condannati allo stallo da un enorme debito pubblico. COME USCIRNE?
Su questo tema si sono misurati dagli anni novanta i governi che si sono avvicendati della direzione del Paese, tuttavia senza trovare la risposta giusta per riportare sulla strada della crescita compatibile l’Italia. In concreto, oggi il crollo della prodotto interno ha generato povertà e disoccupazione ed ha spinto al rialzo il pesante indebitamento pubblico. L’attuale governo si sta misurando con l’odierna emergenza - che è in sostanza la mancanza di una crescita adeguata - con un programma coraggioso di riforme.
La speranza che siamo sulla strada buona è alta, anche perché sono tante le delusioni che ci derivano dal passato. Il problema di risollevare le sorti del nostro Paese tuttavia richiede tempi non brevi e non basta neppure l’alchimia di buone leggi se non si riesce a ridare fiducia al paese e troncare con decisione l’enorme debito che blocca la nostra economia e le prospettive dei nostri giovani. Insomma, siamo misuratamente fiduciosi, anche se le strategie composte da riforme, tuttavia ancora da fare, e da best practices nella pubblica amministrazione a tutti i livelli, per contenere la spesa pubblica e scalfire alfine lo zoccolo duro del debito pubblico, richiedono tempi ancora lunghi di attuazione e controllo dei risultati. E ancora e direi soprattutto, siano consapevoli che necessita una rinnovata spinta la crescita della nostra economia che sola può consentire un percorso virtuoso di aggressiva riduzione del nostro debito. Una riduzione che a sua volta può ridurre con fermezza la disoccupazione giovanile, vera piaga dell’Italia di oggi.

Su questo scenario la nostra associazione punta sempre al target indicato dalla nostra missione: Ridare slancio al Paese attratto da una decadenza inammissibile. La via maestra indicata dalla nostra missione è dunque spingere la crescita e trovare la giusta ricetta per farlo.
Secondo questa prospettiva, il comitato Direttivo dell’Associazione ha deliberato di avviare nei prossimi mesi una serie di eventi che puntano tutti nella direzione che abbiamo detto: cercare di dare una nuova prospettiva per un futuro vitale alle donne e agli uomini di questo paese.

In breve ritengo utile riportare di seguito gli argomenti che ci proponiamo di approfondire nei prossimi mesi con eventi dedicati:
1. – Start-up Un modello di innovazione per il rilancio dell’Italia
2. – Il petrolio in Italia? Una risorsa che sarebbe imperdonabile non utilizzare.
3. – L’Università e la ricerca: drivers della crescita dell’Economia
4. - Indebitamento pubblico - privato e crescita dell’Economia. Stato dell’arte
5. – Evasione fiscale, servizi e riorganizzazione della PA.

Spingere sull’innovazione e la ricerca possono essere il trampolino per una nuovo periodo di crescita compatibile? Le start – up sono un miraggio e una allucinazione temporanea ovvero possono dare un concreto contributo per far cambiare il ruolino di marcia, ora troppo lento e fragile, del nostro paese? E, ancora. L’università, liberata dalle strettoie di un passato troppo legato alla politica e aperta alla società civile, può focalizzare le giovani energie alla ricerca e convergere verso l’obiettivo della ripresa sociale ed economica oltre che culturale del Belpaese? Fino a che punto il gravoso carico di debito pubblico che la generazione dei padri lascia ai figli sta ostacolando la crescita compatibile dell’economia? E cosa fare per alleggerire questo enorme vagone che ci trasciniamo dietro? Domande che richiedono una risposta responsabile e che saranno analizzate negli eventi programmati dall’Associazione. Un invito a tutti a partecipare con la comunità di aderenti che ci unisce. Dopo questa breve introduzione passiamo alla parte centrale della nostra serata, con la premiazione delle tesi per dottorato di ricerca.

Grazie a tutti e buona serata.
Giovanni Cossiga

 

Pubblicazione tesi di Dottorato "Premio Scuola di Atene" 2^ Edizione

- Elisabetta Aurino: “Measuring capability deprivation. Multidimensional metrics for food security and childhood poverty”

Matija Kovacic: “Ethnic Distribution, Effective Power and Ethnic Conflict”

- Piero Chiavacci: “Teorie e prassi della Regolazione: Contesti economici globali e implicazioni nel mercato del lavoro”

- Giuseppina Carbone: “Modelli di gestione partecipata per le Aree Marine Protette in Italia. L’Area Marina Protetta Regno di Nettuno come contesto sperimentale”

 

 

 


 

150 anni dall’unità d’Italia

Catechesi per i 150 anni dall’unità d’Italia
Raccolta di scritti

a cura di Dante Piazza